Costruiamo la Pace
Abbiamo un artigiano di qualità oggi nel nostro “Laboratorio”, un artigiano che utilizza strumenti semplici e antichi per costruire un’opera d’arte di cui tutta l’umanità ha bisogno, cui tutti anelano ma che nessuno è veramente in grado di fabbricare: la Pace.
Il nostro artigiano è Francesco, il Santo Padre che si è recato in Turchia per recuperare materiale necessario per questa opera. Il primo giorno della sua visita pastorale lo ha trascorso ad Ankara, dove ha reso omaggio al mausoleo di Ataturk e ha incontrato il Presidente turco Recep Tayyip Erdogan nel suo mastodontico palazzo presidenziale.
Qui, in italiano, ha pronunciato un discorso molto intenso ricordando che “una pace solida” si raggiunge superando “i falsi timori e si lascia invece spazio alla stima, all’incontro, allo sviluppo delle migliori energie a vantaggio di tutti”.
Queste le parole che costituiscono i mattoni e la malta che li tiene saldi, nella costruzione della Pace:
“Abbiamo bisogno di un dialogo che approfondisca la conoscenza e valorizzi con discernimento le tante cose che ci accomunano, e al tempo stesso ci permetta di considerare con animo saggio e sereno le differenze, per poter anche da esse trarre insegnamento.
Occorre portare avanti con pazienza l’impegno di costruire una pace solida, fondata sul rispetto dei fondamentali diritti e doveri legati alla dignità dell’uomo. Per questa strada si possono superare i pregiudizi e i falsi timori e si lascia invece spazio alla stima, all’incontro, allo sviluppo delle migliori energie a vantaggio di tutti.
A tal fine, è fondamentale che i cittadini musulmani, ebrei e cristiani – tanto nelle disposizioni di legge, quanto nella loro effettiva attuazione –, godano dei medesimi diritti e rispettino i medesimi doveri. Essi in tal modo più facilmente si riconosceranno come fratelli e compagni di strada, allontanando sempre più le incomprensioni e favorendo la collaborazione e l’intesa.
La libertà religiosa e la libertà di espressione, efficacemente garantite a tutti, stimoleranno il fiorire dell’amicizia, diventando un eloquente segno di pace.”
Cose che accomunano e analisi delle differenze, stessi diritti e stessi doveri, stima, incontro, sviluppo delle migliori energie, fratelli, compagni di strada, collaborazione, intesa, libertà religiosa, libertà di espressione, amicizia, segno di pace. Ecco i mattoni e la malta per costruire la Pace. Solo usando questi “mattoni” le fondamenta della Pace sarebbero solidissime e qualunque terremoto non le scalfirebbe minimamente.
Usiamoli non solo per il confronto occidente-oriente ma per la vita di ogni giorno nelle nostre società, nella politica, nella scuola, nelle aziende private e pubbliche, nelle famiglie, nello sport, nel divertimento, nei gruppi sociali, dovunque. E’ materiale veramente pregiato e, se vogliamo, a costo zero!
Foto: TGCOM24